Vendere viaggi in organizzazione: il cliente mi chiamerà anche di notte?

Vendere viaggi in organizzazione significa rinunciare alla propria vita? Vuol dire avere clienti che chiamano continuamente?
L’argomento del post di oggi è spinoso ma anche interessante perchè consente di capire come lavorare bene nella massima soddisfazione del cliente… ma anche propria!

Un paio di settimane fa abbiamo pubblicato un post per capire se sia meglio lavorare in organizzazione oppure in intermediazione.
Abbiamo spiegato gli aspetti prettamente “tecnici”, normativi e operativi, senza soffermarci invece su alcune osservazioni che riguardano la sfera personale di chi vive vendendo viaggi.

Cosa significa?
Un appunto che viene spesso mosso a chi predilige lavorare in organizzazione è:
“Cosa?! Davvero preferisci vendere viaggi in organizzazione? E come fai con i clienti che ti chiamano 24 ore su 24?

C’è infatti la convinzione – anche da parte di aziende che lavorano nel settore travel – che creare viaggi tailor made, cioè su misura ed estremamente personalizzati (quindi in organizzazione) voglia dire di fatto rinunciare alla propria vita privata.
Vuol dire dover essere reperibili sempre, anche di notte.
Rispondere al telefono a qualsiasi ora.
Dimenticarsi il concetto di privacy e di vita oltre il lavoro.

Non è affatto così: impostare un rapporto corretto con il cliente è la chiave per lavorare senza incorrere in situazioni asfittiche del genere.

Cosa vuol dire?
Un buon Consulente di viaggio naturalmente si mette a disposizione del cliente sempre:in fase di richiesta informazioni, concordando gli orari migliori per il cliente per potersi sentire telefonicamente;

  • dopo aver elaborato e inviato il preventivo personalizzato;
  • prima della prenotazione, per rispondere a domande e/o per cambiare dettagli nell’organizzazione del viaggio;
  • durante il viaggio del proprio cliente, per qualsiasi esigenza;
  • al ritorno dal viaggio, per sapere com’è andata;
  • dopo qualche mese: per iniziare a sognare e progettare il prossimo viaggio.

Quando si lavora in organizzazione, come già detto, è come se si diventasse un Tour Operator, dovendo in prima persona creare un pacchetto che non esiste sul mercato, in quanto “non standard”.
Ci sono più responsabilità che affidandosi ad un tour operator esterno; ci sono anche più margini.
Oneri e onori, come per tutte le cose importanti nella vita.
Dai un’occhiata a questo video, prima di proseguire la lettura:

Nel caso di problemi o intoppi durante la vacanza, normalmente un cliente cosa fa? Chiama l’agenzia di viaggi alla quale si è rivolto.
Lo stesso accade acquistando un viaggio via web grazie ai Consulenti di viaggio online.

Fin qui, dunque, non c’è alcuna differenza tra il lavorare in intermediazione o in organizzazione: il primo referente del viaggiatore è la persona che gli ha venduto il viaggio.

E se il cliente iniziasse a chiamare nel cuore della notte per un’urgenza? Come gestire una situazione del genere?
Semplicemente, essendo chiari sia dal principio.

Basta informare correttamente i viaggiatori del fatto che possono contattare non solo il Consulente di viaggi ma anche, ad esempio, la compagnia aerea, l’hotel prenotato, il servizio a destinazione per effettuare escursioni ecc…

Insieme ai documenti di viaggio, infatti, vengono forniti anche tutti i recapiti dei vari “mattoncini” di cui si compone il viaggio.
In questo modo il cliente si sentirà anche più sollevato dall’avere a disposizione già tutti i riferimenti, soprattutto quando sarà a destinazione, magari in un paese estero.

Saprà che potrà rivolgersi, ad esempio, ad un operatore locale evitando di “passare” telefonicamente tramite il Consulente di viaggi.

E’ una scelta utile per risparmiare tempo in loco che il cliente certamente farà, avendo le informazioni giuste a disposizione.

Naturalmente sarà il Consulente di viaggi online, in prima persona, a dover illustrare questi dettagli ai propri clienti, restando comunque a disposizione per qualsiasi necessità.

Poco cambia, dunque, rispetto al vendere pacchetti precostituito da tour operator esterni.Vendere in organizzazione mette a repentaglio il proprio tempo libero?
No… o almeno: nè più nè meno che come per qualsiasi attività imprenditoriale che implica avere a cuore le esigenze dei clienti e avere senso di responsabilità.


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