Personal Branding: Logo, Nome e Posizionamento – Come Evitare gli Errori che Ti Rendono Invisibile

Hai aperto la tua pagina Instagram, scelto un nome accattivante tipo “Viaggi da Sogno” o “Paradise Travel”, magari fatto creare un bel logo con una palma e un aereo, e ora ti stai chiedendo perché i clienti non arrivano come speravi.

Ti do una notizia: il problema non è che il tuo logo non è abbastanza bello. Il problema è che hai costruito la casa partendo dal tetto invece che dalle fondamenta.

Lavoro con centinaia di Consulenti di Viaggio nel Network Evolution Travel, e uno degli errori più comuni che vedo – soprattutto all’inizio – è proprio questo: partire dal logo, dal nome di fantasia, dall’estetica, prima ancora di aver chiaro chi sei professionalmente e per chi lavori.

Il paradosso del nome generico

Pensa a questa scena. Un potenziale cliente trova la tua pagina “Viaggi da Sogno” su Instagram. Vede bei contenuti, qualche foto di destinazioni, offerte interessanti. Ma poi si chiede: “Ma chi c’è dietro? È un’agenzia? È una persona? È una catena? Posso fidarmi?”

Questo è esattamente ciò che succede quando usi un nome generico e un logo aziendale. Crei distanza invece che vicinanza. E nel nostro settore, dove la fiducia è tutto, la distanza è il tuo peggior nemico.

Ma c’è di peggio. Quel nome che ti sembra così creativo – “Paradise Travel”, “Viaggi da Sogno”, “Mondo Vacanze” – sai quante altre persone lo hanno già pensato? Probabilmente esistono già decine di realtà con nomi simili, alcune magari registrate come marchi. E tu, senza saperlo, potresti trovarti in una situazione legalmente complicata: se esiste già un’agenzia con quel nome registrato, possono intimarti di smettere di usarlo, costringendoti a ricominciare da zero dopo aver investito tempo ed energie nel costruire quella identità.

La confusione del dual brand mal gestito

Qui sta un altro nodo fondamentale da sciogliere. Come Consulente Evolution Travel, hai due brand: il tuo brand personale (tu, con il tuo nome e cognome) e il brand Evolution Travel (l’agenzia con licenza, il Tour Operator interno, la struttura che ti supporta).

Quando crei un terzo brand – “Viaggi da Sogno” – non stai rafforzando la tua identità. La stai frammentando. Il cliente non capisce più se tu sei un consulente indipendente, se sei Evolution Travel, o se sei un’altra agenzia ancora. E la confusione, nel marketing, è nemica delle conversioni.

Facciamo un esempio da un altro settore. Se vai da un consulente finanziario, preferisci parlare con “Marco Rossi, consulente patrimoniale Fideuram” o con qualcuno che si presenta come “Investimenti Sicuri”? La risposta è ovvia. Nel primo caso sai con chi stai parlando, nel secondo hai un marchio anonimo che potrebbe essere chiunque.

Parti dal posizionamento, non dal logo

Ecco la vera domanda da cui dovresti iniziare: “Che tipo di Consulente voglio essere, e per chi?”

Non “che logo mi faccio fare”. Non “che nome suona bene”. Ma: quale è la mia specializzazione? Qual è il mio valore unico? Per quale tipo di viaggiatore voglio diventare il punto di riferimento?

Prendiamo un esempio concreto dal nostro Network. Chiara Porrati non si è inventata un nome di fantasia. Ha costruito il suo brand su Chiara Porrati, Consulente di Viaggio Evolution Travel, specializzandosi e comunicando con chiarezza la sua identità. Le persone sanno con chi stanno parlando. Sanno che dietro c’è una persona reale, con una faccia, una storia, una competenza.

E questo fa tutta la differenza del mondo.

Come costruire davvero il tuo personal brand

Il personal branding non è un logo. Non è un nome creativo. È il modo in cui vieni percepito dalle persone. È la reputazione che costruisci giorno dopo giorno attraverso i tuoi contenuti, le tue interazioni, la tua competenza dimostrata.

Quindi, cosa dovresti fare concretamente?

Usa il tuo nome e cognome come identità principale. Puoi arricchirlo con la tua specializzazione: “Valentina Bianchi – Consulente Viaggi su Misura”, “Giorgio Verdi – Specialista Africa”, “Viaggia con Elena – Esperta Tour Culturali”. In questo modo comunichi subito tre cose: chi sei (persona reale), cosa fai (consulente di viaggio), per chi lo fai (la tua nicchia).

Metti sempre in chiaro che sei Consulente Evolution Travel. Nella bio di Instagram, nel tuo blog, ovunque. Questo non ti toglie identità, te ne dà di più. Comunichi che hai alle spalle un’agenzia con licenza da oltre 25 anni, un Tour Operator interno, una struttura solida. Non sei un “fai da te”, sei un professionista con strumenti professionali.

Usa una tua foto professionale come immagine profilo. Le persone comprano da persone, non da loghi anonimi. Vuoi costruire fiducia? Mettici la faccia. Letteralmente. Un tuo primo piano sorridente e professionale vale più di cento loghi con palme e aerei.

Se proprio vuoi un elemento grafico distintivo, usalo con discrezione. Un piccolo watermark in calce ai tuoi contenuti, una grafica coordinata nei tuoi post. Ma la tua faccia e il tuo nome devono sempre essere protagonisti.

La trappola della genericità

C’è un’altra ragione fondamentale per cui i nomi generici non funzionano: non ti differenziano. “Viaggi da Sogno” può essere chiunque. “Marco Rossi, specialista Giappone e Oriente” è qualcuno con una competenza specifica, riconoscibile, memorabile.

Pensa a quando cerchi un servizio importante – un medico, un avvocato, un consulente finanziario. Preferisci rivolgerti al “Dott. Giovanni Bianchi, cardiologo” o allo “Studio Cuore Sano”? La risposta è sempre la stessa: le persone si fidano delle persone, non dei marchi anonimi.

Nel nostro settore questo è ancora più vero. Un viaggio è un investimento emotivo ed economico importante. I tuoi clienti vogliono sapere con chi stanno parlando, vogliono vedere la tua faccia, leggere la tua storia, capire perché tu sei la persona giusta per organizzare la loro esperienza.

La coerenza come chiave di successo

Costruire un personal brand forte significa anche essere coerenti in tutti i touchpoint. Il tuo blog, i tuoi social, le tue email: tutto deve comunicare la stessa identità, lo stesso posizionamento, la stessa specializzazione.

Se sul blog ti presenti come “Laura Neri – Esperta Viaggi Benessere”, su Instagram devi essere la stessa Laura Neri. Non “Wellness Travel”. Non “Viaggi Relax”. Laura Neri. Con la tua faccia, la tua storia, la tua competenza dimostrata attraverso contenuti di valore.

E quando qualcuno ti contatta, deve trovare la persona che ha visto online. Non un marchio anonimo, non una sigla, non un logo. Te. Con tutta la professionalità e l’umanità che solo una persona reale può trasmettere.

In sintesi: meno logo, più identità

Il personal branding non si compra su Fiverr per 50 euro. Non è un logo carino o un nome che suona bene. È un processo strategico che parte da una domanda fondamentale: chi sono io come professionista e per chi voglio lavorare?

Solo dopo aver risposto a questa domanda puoi costruire la tua comunicazione: nome, tono di voce, contenuti, specializzazione, posizionamento. E quando lo fai partendo dal tuo nome e cognome, dalla tua faccia, dalla tua unicità, stai costruendo qualcosa di solido, credibile, differenziante.

Evolution Travel ti dà gli strumenti, la licenza, il Tour Operator, la tecnologia, il Network di 900 colleghi. Ma il brand personale – quello che ti rende riconoscibile, memorabile, affidabile – quello puoi costruirlo solo tu. E la buona notizia è che non ti serve un logo. Ti serve chiarezza, autenticità, e la voglia di metterci la faccia.

Quindi, prima di investire tempo e denaro in loghi e nomi di fantasia, investilo nel capire chi sei professionalmente, quale nicchia vuoi servire, e come vuoi essere percepito. Il resto viene da sé.

Se hai domande o vuoi confrontarti su come costruire il tuo posizionamento, commenta pure qui sotto! Siamo qui per aiutarti 🙂


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