L’intelligenza artificiale al servizio del consulente di viaggio

Un nuovo equilibrio tra tecnologia e valore umano

Durante la Convention, ho avuto l’occasione di condividere alcune riflessioni su un tema che, pur essendo molto attuale, rischia spesso di essere frainteso o semplificato: l’intelligenza artificiale al servizio del consulente di viaggio.

Quando si parla di AI, la prima reazione di molti è duplice: da una parte la curiosità, dall’altra una leggera resistenza. Perché? Perché la sensazione, più o meno esplicita, è che stia per arrivare qualcosa che potrebbe “togliere spazio” al nostro lavoro, alla nostra esperienza, alla nostra competenza.

Eppure, l’approccio che abbiamo scelto di seguire – e che voglio condividere anche con chi non ha potuto partecipare – è diverso. È un approccio più umano, più pragmatico, e anche più realistico: non è l’intelligenza artificiale a cambiare il nostro lavoro, ma il modo in cui decidiamo di usarla.

Il punto di partenza: che cosa cerca davvero il cliente?

Abbiamo iniziato ponendoci una domanda semplice, ma potente:
Perché un cliente si affida a un consulente di viaggi, oggi?

Le risposte che sono emerse sono state immediate, genuine: perché si fida. Perché ha bisogno di qualcuno che capisca davvero i suoi desideri, i suoi limiti, le sue paure. Perché vuole essere ascoltato, non solo servito. Perché vuole sentire che dall’altra parte c’è qualcuno che lo guida, che anticipa i problemi, che sa consigliare.

In sostanza, il valore che offriamo non si misura nella velocità con cui inviamo un preventivo, né nella precisione tecnica di una risposta. Il nostro vero valore è nella relazione. Nella capacità di creare fiducia, di rendere il viaggio un’esperienza costruita su misura, e di essere presenti con intelligenza emotiva in ogni fase del percorso.

Il vero lavoro… e tutto il resto

Ma c’è un altro aspetto, che non possiamo ignorare: quante sono, ogni giorno, le attività che ci allontanano proprio da quella relazione con il cliente?
Scrivere email ripetitive. Rivedere preventivi. Cercare informazioni che si trovano in mille fonti diverse. Pensare a cosa pubblicare sui social. Controllare i documenti. Caricare pratiche. Sistemare file. Rispondere a domande sempre uguali. E tanto altro ancora!

Tutte attività necessarie, certo. Ma quanta energia consumano? E soprattutto: quanta di quella energia potremmo dedicare, invece, alle conversazioni che contano, all’ascolto attivo, alla cura del dettaglio?

Qui entra in gioco l’intelligenza artificiale. Non come sostituto, ma come alleato.

Un assistente, non un rimpiazzo

L’intelligenza artificiale può diventare un assistente silenzioso e costante, che ci affianca nelle attività più ripetitive, più tecniche, più dispersive. Può aiutarci a scrivere in modo più efficace, a rispondere più rapidamente, a trovare informazioni con maggiore precisione. Può supportarci nella creazione di contenuti, nella gestione dei lead, nella preparazione di materiali.

Non toglie spazio al consulente. Al contrario, gli restituisce tempo, lucidità, presenza.

Per esempio, strumenti come ChatGPT permettono di generare testi su misura, preparare preventivi, scrivere email, creare post per i social, simulare dialoghi con i clienti o riepilogare informazioni complesse. Altri strumenti, come Comet, possono gestire in automatico le email più frequenti. Perplexity aiuta a trovare informazioni aggiornate in modo affidabile. E NotebookLM consente di organizzare le proprie note e materiali in modo intelligente, creando connessioni tra documenti e rendendo il proprio archivio di conoscenze più accessibile e utile.

Evolution Travel: dai concetti alla pratica

Queste non sono solo teorie o suggestioni futuristiche. In Evolution Travel, stiamo già sperimentando e integrando questi strumenti in modo concreto:

  • Abbiamo attivato un chatbot nell’Agenzia Online, capace di fornire risposte immediate a moltissime domande frequenti, alleggerendo il carico del team di sede e permettendo di concentrare le energie sulle richieste più strategiche.
  • Stiamo testando chatbot applicati alle landing page e ai social, per migliorare la qualità delle richieste ricevute e generare ticket più precisi e facilmente gestibili dai consulenti.
  • Stiamo sviluppando un nuovo ET Portal che integrerà funzioni AI nativamente, per offrire assistenza contestuale, suggerimenti personalizzati e automazioni intelligenti in tempo reale.

L’obiettivo non è fare “innovazione tecnologica” per il gusto di farlo, ma costruire strumenti realmente utili, che migliorano il lavoro quotidiano di chi sta sul campo.

Un invito a esplorare

Se hai perso l’intervento alla Convention o vuoi approfondire meglio quanto abbiamo condiviso, puoi iniziare con il vedere il workshop fatto a Marzo dove abbiamo, in modo concreto, fatto esempi pratici su come farci aiutare con questi strumenti a svolgere alcune delle nostre attività quotidiane.

Inoltre, se vuoi fare domande, raccontare la tua esperienza o confrontarti con altri colleghi, ti invito a partecipare alla conversazione nel canale Telegram dedicato: #intelligenza-artificiale all’interno del gruppo “Bar ET network”. È uno spazio aperto, informale, pensato per imparare insieme e sperimentare senza pressioni.Perché, in fondo, non si tratta di diventare “esperti di AI”, ma di imparare ad usare gli strumenti giusti per fare meglio quello che già sappiamo fare: prenderci cura dei nostri clienti e guidarli verso esperienze di viaggio indimenticabili.


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